dittico sulla specie
(parte 1)
Raccontare la fine della specie umana, la fine del mondo attraverso fotografie che scorrono veloci davanti ai nostri occhi. Teatro Sotterraneo propone Dies Irae – 5 episodi intorno alla fine della specie: «Il presente è un tempo storico – scrive la compagnia – . Il presente è una convenzione. Il presente è soprattutto un perimetro d’azione. Per colonizzare passato e futuro possiamo immaginare due archeologie opposte: una che dissotterri il passato e una che sotterri il presente in attesa di un dissotterramento futuro». Lo spettatore assiste a tutti i possibili crimini che l’uomo può commettere ai danni dei propri simili, in uno scenario a metà tra i racconti di Asimov e l’ambientazione di Fahrenheit 451. Uno sguardo lucido e distaccato sul graduale e silenzioso allontanamento dell’uomo da se stesso. Cinque episodi, indipendenti tra di loro ma indispensabili per comprendere il senso ultimo dello spettacolo, e annotare, come in un verbale, le voci di un’umanità che si sta sprecando.
creazione collettiva Teatro Sotterraneo
con Sara Bonaventura, Iacopo Braca, Matteo Ceccarelli, Claudio Cirri
scrittura Daniele Villa
costumi Lydia Sonderegger
graphic design costumi Claudio Paganini
Teatro Sotterraneo/Fies Factory One in coproduzione con Centrale Fies/Area06/OperaEstate Festival Veneto
in collaborazione con Inteatro/Scenari Danza 2.0 AMAT Regione Marche col sostegno di Teatri del Tempo Presente/ETI Ente Teatrale Italiano per le Nuove Creatività/Regione Toscana/Comune di Firenze – Assessorato alle Politiche Giovanili
Cavallerizza Reale, Manica Corta | Durata 1h
4 novembre 2010 | ore 20.00