La timidezza delle ossa

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Cavallerizza Reale | manica corta

03/11/2009 - ore 19.30

di pathosformel
con Daniel Blanga Gubbay, Francesca Bucciero, Paola Villani
e con la collaborazione di Milo Adami
pathosformel (Venezia)
in collaborazione con Fies Factory One
e Sezione Autonoma – Teatro Comandini, Cesena


L’incantamento dello sguardo e dell’illusione umana sono quasi un manifesto per i veneziani Pathosformel, che nel nome richiamano Aby Warburg, colui che con “pathosformel” si riferiva ai filamenti della memoria culturale che sostanziano la creazione artistica. Il gruppo lavora con raffinate macchine sceniche, in cui la prospettiva della visione è provocata ed elaborata con forza, come ne La timidezza delle ossa, dove l’immagine, tra superficie e profondità, evoca lo scheletro, l’ossatura di un corpo scomposto. In questa sorta di studio d’anatomia, un telo bianco rivela questo timoroso apparire di corpi umani sgretolati, in un patetico tentativo di ricomposizione che cattura lo sguardo. Nato nel 2004, il gruppo parte dalla determinazione dell’assenza di gerarchia all’interno degli elementi che compongono una partitura teatrale: lavoro sul corpo, abilità artigianali e tecnologiche, spunti testuali e rapporto con lo spazio non predominano l’uno sull’altro a priori, ma solo di volta in volta – in virtù di una resa scenica.

durata 20 min
www.pathosformel.org

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Cavallerizza Reale | manica corta

03/11/2009 - 7.30 p.m.

by pathosformel
with Daniel Blanga Gubbay, Francesca Bucciero, Paola Villani
and with the collaboration of Milo Adami
pathosformel
in collaboration with Fies Factory One
and Sezione Autonoma – Teatro Comandini, Cesena

The enchantment of the eye and of human illusion are almost a manifesto for the Venetian company Pathosformel, a name that recalls Aby Warburg, who used the term to refer to the threads of cultural memory that substantiate artistic creation. The group works with sophisticated stage props, in which the perspective view is provoked and elaborated forcefully, as it is in La timidezza delle ossa, where the image superficially and profoundly evokes the skeleton and bones of a dismembered body. In this sort of anatomical study, a white canvas reveals a timid apparition of crumbling human bodies, a pathetic attempt at recomposition that captures the eye. The group was created in 2004, and it starts from the determination of the absence of hierarchy inside the elements that make up a theatrical text: working on the body, craft and technological skills, written cues and relations with space do not respect a set hierarchy but only to achieve the required stage effect.


running time 20 min
www.pathosformel.org

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httpv://www.youtube.com/watch?v=yMoI6USvCFo
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