Teatro Gobetti
9/11/2009 - ore 21.00
con Carla Tatò (Cariatide)
regia Carlo Quartucci
Progetto Sueňa Quijano, il nuovo dispositivo è l’edificio scenico
Cariatide parla è l’atto finale del prologo all’edificio scenico Sueňa Quijano (a Torino da novembre 2009 a novembre 2010) “indicato” tra il 4 e il 9 novembre negli spazi del Teatro Stabile Gobetti – Prospettiva 09, dell’Università di Torino DAMS e del Laboratorio Multimediale Quazza, dell’Accademia Albertina di Belle Arti, di RAM radioartemobile ad Artissima 16. L’edificio scenico di Teatr’Arteria è uno spazio drammatizzato, da drammatizzare, uno spazio per l’estensione di un comportamento drammaturgico: un continuum drammaturgico. L’edificio scenico è uno spazio di progetto aperto, uno spazio di ricerca continuo per inventare un nuovo modo di intendere le relazioni tra le arti e i linguaggi, il gesto del teatrante e il gesto del pittore, tra la drammaturgia scenica e lo stato di attorialità performativa, tra la creazione registica e la messa in scena e quindi: tra lo spettatore e l’artista, tra lo spazio d’intervento creativo e il pubblico. L’edificio scenico ha una sede, una strada di nascita, un tempo di sviluppo, una crescita, una evoluzione progressiva. E alla fine oggi: il progetto ha un viaggio da percorrere, una mobilità scenica da praticare.
L’edificio scenico è a Torino da novembre 2009 a novembre 2010, con Cariatide e porta/teatro, dopo 1500 giorni/notti praticati furiosamente nello spazio romano di Vicolo Scavolino, e dopo aver viaggiato dal 3 luglio al 30 agosto 2009, en lien-in rifrazione, tra Roma e Vienna con il Museo della Secessione di Vienna come outdoor project della mostra The Death of The Audience. Cariatide è la colonna portante dell’edificio scenico. Cariatide è l’approdo di una memoria drammaturgica attoriale e un futuro scenico da praticare. Poetica e drammaturgia nel corpo delle parole e delle figure evocate di Tamerlano, Quijano, Borges, Muller, Beckett, Kounellis, Paolini, Buren, Paladino, Pentesilea, Christiansen, Kleist, Bourroughs, Brecht, Waits. Cariatide è Carla Tatò.