Processo amoroso

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Ogni nuova creazione nasce dalla  necessità di indagare qualcosa, di cercare risposte o aprire domande. Così è stato anche per L’Azzurro rosa, processo amoroso, e il tempo di gestazione di questa nuova creatura è stato di circa due anni. Tutto è nato dal bisogno impellente di raccontare un processo in cui due individui si incontrano e generano una terza entità chiamata Coppia. Un “processo amoroso” dominato dalla passione, dall’eccesso e dall’impossibilità di allontanarsene.
Tutto ciò partendo dal presupposto che in ognuno di noi convivono, non sempre in armonia, figure diverse che trasformano la relazione a due in un “menage” a quattro, a sei, a otto. La parte di noi maggiormente coinvolta e responsabile delle dinamiche di coppia è quella più bambina, più fragile e in un certo senso meno equilibrata. Da questa considerazione  è nata la concezione iniziale di raccontare questo percorso d’amore dalla parte  dei “bambini interni”. Come se i due amanti fossero semplici esecutori-burattini mossi e fatti agire da questi “piccoli interni”, veri protagonisti di questa storia. Abbiamo quindi in scena un Uomo e una Donna, Adamo ed Eva, gli archetipi per eccellenza che abbiamo chiamato Azzurro e Rosa. Accanto a loro una terza presenza, Réos che è fautore del loro incontro e spettatore dell’intero processo.
Barbara Altissimo

Azzurro e Rosa. Due amanti. Come parlano due  creature in amore? E soprattutto perché parlano e di cosa? La partitura drammaturgica su cui si lavora tenta una connessione tra corpo e parola, tra movimento e musica in quel regno tutto a sé che è quello dell’eros e della coppia. In questo regno a parlarsi sono due creature che per il resto del mondo sono a tratti incomprensibili, a tratti estranei al linguaggio comune. Ma che tra loro s’intendono alla perfezione. I poli che vengono coinvolti sono il maschile e il femminile. Il linguaggio subisce anch’esso la relazione complessa tra questi due poli. Il senso di speciale estraneità della coppia per il resto del mondo spinge a immaginare per queste due creature l’esistenza di una lingua inventata, fatta non solo di parole e frasi ma anche di suoni. Una lingua erotica, emotiva e a tratti passionale come tutto quello che intercorre in una coppia. Se il movimento del femminile è quello del vento ed è aritmico, nel senso che fluisce senza interrompersi mai, e si esprime secondo rotondità, quello del maschile è ritmico, spezzato, battutto da un tempo lineare e non circolare. Le parole dell’Azzurro-Rosa, affidate a due creature danz-attori, non sono semplici parole ma molto di più. Immaginiamo i due danz-attori come due cuori, con quella sostanza che ha il cuore.
Argia Coppola

>La scheda dello spettacolo

Schede versione inglese a cura del tirocinio Facoltà di Lingue – Università degli Studi di Torino

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Every new creation develops from the necessity of inquiring into something, of looking for answers or asking questions. The same thing happened also for L’azzurro rosa, processo amoroso and the gestation period of this new creature lasted about two years.  Everything has developed from the urgent need of explaining the process in which two individuals meet each other and create a third entity called “ Couple” . A loving process dominated by the passion, by the excess and by the impossibility of keeping oneself away from it. All this is based on the assumption that in everyone of us cohabit, not always harmoniously, several identities, which transform the relationship between two people into a “ménage” involving four,six,eight people. The part of our personality mostly involved into and responsible for the couple dynamics is the childlike one: more fragile and, in a certain way, less well-balanced.
From this consideration develops the opening idea of telling this love path from the point of view of “the children inside”. As if the two lovers were simply puppets guided by these “children”, who are the real main characters of this story.  Then on stage there are a Man and a Woman, Adam and Eve, the archetypes par excellence, called Azzurro and Rosa. Next to them there is a third character: Réos, responsible for their acquaintance and being the witness of the whole process.
Barbara Altissimo

Azzuro e Rosa. Two lovers. What language do two creatures in love speak? And most of all, why do they speak? And about what? The drama in question tries to connect body and speech, gestures and music, in the particular world of eros and of the couple that is apart. In this world there are two creatures who speak each other but who are incomprehensible and strange to other people and to common language; in spite of that, they understand each other perfectly.
The poles involved are the masculine and the feminine ones. The special strangeness of the couple from the other people makes us imagine the existence of a fantastic language reserved to these two creatures; a language made up not only of words and sentences but also of sounds. An erotic, emotional and passional language, exactly as everything that concerns a love affair.
The feminine movement is arrythmical and similar to that of the wind, because it flows circularly without stopping,  on the other hand the masculine one is rhythmical but also fragmented, with a linear but  not circular rythme .
The words of “Azzurro-Rosa”, pronounced by two creatures both dancers and actors, are not simple words but much more: the two creatures are as two hearts, linked by the true essence of the heart.
Argia Coppola

>Program


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