Un nuovo allestimento per Kinkaleri che sceglie come materiale della propria riflessione Le serve di Genet dando vita a I Am That Am I. Mantenendo viva un’identità consolidata, Kinkaleri non porta in scena la parola scritta ma la sfrutta come motore per l’azione: «Tutti i testi adottati di volta in volta – scrive la compagnia – sono serviti per disegnare delle rocambolesche traiettorie del pensiero, che potessero condurci ad una azione, a volte ad una serie di atti che avessero come unico obbiettivo una produzione di intensità […]. Anche questa volta Kinkaleri si attiene a questa sua peculiarità». Un copione non detto e nascosto nel corpo, maturato dopo due studi preliminari allo spettacolo dal titolo Io mento e Tu dici?. Da tutto questo nasce «un lavoro che fa a meno del classico immaginario dell’autore per proporre una performance ancorata su un doppio livello di rappresentazione. Una performance con la parola, con il corpo, dissociate inesorabilmente ma pronte ad incrociarsi e vacillare».
progetto e realizzazione Kinkaleri
con Anna De Mario
contributo teorico Lucia Amara
Kinkaleri / in collaborazione con far° Festival des arts vivants Nyon
con il supporto di Xing
Cavallerizza Reale, Manica Corta | Durata 1h
2 novembre 2010 | ore 20.00[Gallery not found]