Lavorare su Amleto è una sfida, un confronto con un testo fondamentale per la cultura occidentale e con le infinite varianti del suo allestimento. Il Teatro del Carretto lo realizza nella prospettiva del protagonista, leggendolo come un diario, in un gioco autistico a prospettiva unica. Un teatrino d’attori e pupazzi, in cui il pensiero e l’azione si rincorrono in dubbio tra essere o non essere, dove il principe di Danimarca crea la storia e anima i personaggi, li rende invincibili o li distrugge a suo piacimento. La riscrittura di Maria Grazia Cipriani «attraverso spostamenti, cesure e montaggi caratterizza una struttura che, pur dal taglio quasi cinematografico, mette in evidenza o infrange ogni convenzione teatrale, sempre sovrapponendo moto tragico a moto comico e che lascia l’interpretazione psicanalitica come quella politica visibili in trasparenza, per mettere in luce il dramma dell’uomo oppresso da pensieri sul senso dell’esistenza: solo con i fantasmi, il dubbio, l’essere o non essere».
da William Shakespeare
adattamento e regia Maria Grazia Cipriani
scene e costumi Graziano Gregori
suono Hubert Westkemper
luci Angelo Linzalata
con Gabriele Gallinari, Elsa Bossi, Giacomo Vezzani, Nicolò Belliti, Giacomo Pecchia,
Carlo Gambaro, Andrea Jonathan Bertolai
Teatro del Carretto
Teatro Carignano | Durata 1h 30′
28 ottobre 2010 | ore 21.30[Gallery not found]