My Arm

 

L’Accademia degli Artefatti lavora da tempo sui meccanismi della comunicazione, dove vero e falso si incontrano e dove l’immagine della realtà si costruisce e si deforma. Terreno di incontro, luoghi privilegiati per l’indagine teatrale sono stati nel tempo i testi di Sarah Kane, Luigi Pirandello, Peter Handke ed ora Tim Crouch. Con My Arm e An Oak Tree si costruisce il progetto Ab – uso, due sperimentazioni e anche due esercizi di potere espressi attraverso il linguaggio, declinati secondo la corrosiva scrittura dell’attore e drammaturgo inglese. My Arm è il primo testo scritto da Crouch. Un trentenne alla perenne ricerca di sfide con se stesso, o di attestazioni del proprio esistere, si espone e si racconta, con il braccio sinistro piegato sulla testa, una posizione innaturale che lo ha ridotto a una protuberanza incancrenita. In scena, un musicista e un doppio proiettato sullo schermo assistono a storie improbabili, che il protagonista racconta a partire da alcuni oggetti presi a prestito dagli spettatori.

di Tim Crouch

con Matteo Angius, Emiliano Duncan Barbieri

regia Fabrizio Arcuri

video Lorenzo Letizia

Accademia degli Artefatti

in collaborazione con IED – Roma / British Council, Trend – nuove frontiere del Teatro Britannico / Santarcangelo – International Festival of the Arts / Festival Teatri delle Mura di Padova / Armunia – Castiglioncello / Officina culturale – Regione Lazio

Cavallerizza Reale, Manica Corta | Durata 55′ 

24 ottobre 2010 | ore 19.30

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