Giorgio Barberio Corsetti

In aeroporto aspetto un aereo per Parigi dove comincerò all’Odeon le prove di Gertrude di Barker.
Sono seduto sulla solita scomoda poltrona di ferro e commento al telefono le ultime tristi notizie nazionali con un’amica.
Un vecchio arcigno e ben vestito accanto a me comincia ad urlare:
“ Se non le piacciono come vanno le cose se ne vada, non abbiamo bisogno di lei qui in Italia, se ne vada!”
Io, sorpreso, obietto con calma che stavo facendo un telefonata privata e quel che dicevo non lo riguardava. Mi risponde urlando che è un deputato e che se non l’avessi piantata avrebbe chiamato la polizia…
E’ un mistificatore?
Sta esagerando?
E’ un vecchio pazzo?
Me lo sono immaginato?
E’ un incubo?
Non so…
Certo è che mai come quella volta l’arrivo a Parigi ha avuto il sapore di un esilio.

Giorgio Barberio Corsetti