Chat noir a 9 code -Replica

Controluce Teatro d’Ombre (Italia)

Teatro Vittoria | Replica
16 ottobre 2010 | ore 22.00
Spettacolo adatto ad un pubblico adulto
Spettacolo fuori abbonamento

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crediti

A cura dell’Ufficio Attività Editoriali
della Fondazione del Teatro Stabile di Torino

Ilaria Godino – Responsabile | tel. +39 011 5169423 |
godino@teatrostabiletorino.it

Luisa Bergia – Grafica | tel. +39 011 5169426 |
bergia@teatrostabiletorino.it

Silvia Carbotti – redazione e coordinamento web | tel. +39 011 5169495 |
carbotti@teatrostabiletorino.it e-mail ufficioeditoriale@teatrostabiletorino.it

progettazione, disegno e sviluppo Silvia Carbotti
immagine della campagna Mirko Baricchi



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Agevolazioni per gli abbonati

Teatro Regio

Biglietti ridotti per gli spettacoli programmati alla stagione d’Opera del Teatro Regio, presentando l’abbonamento alla stagione del Teatro Stabile di Torino presso la biglietteria del Teatro Regio.
Fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Abbonamento Musei 2011

Il Teatro Stabile di Torino offre ai suoi abbonati alla stagione 2010/2011 la possibilità di acquistare a prezzo speciale l’Abbonamento Musei 2011 a partire dal 1° dicembre 2010 presso le biglietterie di tutti i musei aderenti e presso lo sportello InfoPoint della Regione Piemonte (piazza Castello, 165). L’abbonamento è valido dal 1° dicembre 2010 al 31 dicembre 2011.

Museo Nazionale del Cinema – Mole Antonelliana

L’abbonato del Teatro Stabile di Torino ha diritto all’ingresso a prezzo ridotto al Museo Nazionale del Cinema – Mole Antonelliana.

Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte

L’abbonato del Teatro Stabile di Torino, presentando l’abbonamento presso le biglietterie, ha diritto al biglietto ridotto per gli spettacoli programmati nei Teatri della Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte fino ad esaurimento dei posti.

CUS e CUS Card

L’abbonato del Teatro Stabile di Torino ha diritto allo sconto del 10% sui servizi offerti dal CUS e CUS Card. Info su www.custorino.it

Teatro Stabile di Torino

L’abbonato ha diritto al biglietto ridotto per gli spettacoli non compresi nel proprio abbonamento.

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Prospettiva2 – le dinamiche del doppio

Dopo il successo della prima edizione, torna il festival d’autunno Prospettiva, un progetto di Mario Martone e Fabrizio Arcuri, che affronterà, dal 15 ottobre al 14 novembre 2010, le dinamiche del doppio. Il perno centrale del nuovo programma sarà il numero 2, declinato non solo per contenuti (identità/conflitto, bene/male, amore/odio, verità/finzione) ma anche per forma e costruzione drammaturgica, in una continua alternanza di moltiplicazioni di significato.
Come già avvenuto nella passata edizione, Prospettiva vivrà anche di collaborazioni e contaminazioni importanti, dalla danza contemporanea di Torinodanza alla musica elettronica di Club to Club e al percorso di ricerca in bilico fra tradizione ed innovazione di Musica 90, dalle nuove tecnologie
dello Share Festival alla poetica artigianalità del teatro di figura di Incanti. Inoltre, Prospettiva offrirà nuovamente una ribalta nazionale alle giovani e più interessanti compagnie torinesi, ospitando i debutti di alcune nuove produzioni sostenute dal Sistema Teatro Torino e gli spettacoli segnalati da
RIgenerazione 2010.
Jan Fabre, eclettico maestro dell’arte contemporanea, aprirà il festival il 15 ottobre, al Teatro Carignano, con Another Sleepy Dusty Delta Day, assolo di danza creato insieme a Ivana Jozic e interpretato da Artemis Stavridi. Oltre al poliedrico artista fiammingo, sui palcoscenici dei nostri teatri si alterneranno alcuni grandi nomi del panorama teatrale internazionale come Rodrigo García e Leo Bassi, a cui si affiancheranno realtà emergenti: i Rimini Protokoll, che hanno preso parte all’ultimo PuSh Festival di Vancouver in occasione delle Olimpiadi Invernali 2010, la compagnia belga tg STAN, che ha visto celebrare il proprio ventennale dal Festival d’Automne di Parigi del 2009, la compagnia svizzera L’Alakran, che arriverà a Torino dopo aver toccato i più interessanti festival europei, il regista olandese Ivo van Hove che, di ritorno in Europa dopo una tournée estiva tra gli Stati Uniti e l’Australia, metterà in scena per la prima volta in Italia La voix humaine di Jean Cocteau e l’ensemble newyorkese Big Art Group diretta da Caden Manson, che partecipa nuovamente a Prospettiva con Cityrama, per la cui preparazione è stato organizzato un workshop a Torino. La manifestazione vedrà confrontarsi diversi approcci e diverse generazioni. Tra i nomi italiani si segnalano Romeo Castellucci, Antonio Latella, Marco Martinelli, il Teatro del Carretto e le giovani compagnie come Babilonia Teatri, Teatro Sotterraneo e Codice Ivan, reduci da importanti riconoscimenti non solo nazionali.
Torinodanza, nell’ambito di Prospettiva 2, proporrà una sezione dedicata ad Alain Platel e ai Ballets C de la B: due gli spettacoli che il coreografo belga metterà in scena (Out of context e Gardenia) ed uno di Lisi Estaras (Primero), coprodotti e presentati in prima nazionale, ed integrati da un programma che prevede un convegno, laboratori, incontri e proiezioni sulla grande compagnia fiamminga. Oltre a collaborare con Prospettiva per presentare a Torino lo spettacolo di Jan Fabre e Ivana Jozic, Torinodanza coproduce la nuova creazione di Sara Marasso.
Oltre 50 spettacoli per un festival ricco di nuove proposte che conta 20 fra prime nazionali e assolute e 14 spettacoli internazionali per un totale di 7 nazioni straniere coinvolte.

L’attività internazionale del Teatro Stabile di Torino – membro della prestigiosa Unione dei Teatri d’Europa (UTE) – nel 2010 non sarà legata soltanto al calendario di Prospettiva, ma, grazie alla fondamentale intermediazione del Goethe Institut di Torino, potrà contare su una importante collaborazione con la Volksbühne di Berlino. Da gennaio 2010, infatti, le due strutture sono gemellate su un progetto biennale che, attraverso un fitto calendario di attività, condurrà nel 2011/2012 alla coproduzione del Fatzer Fragment di Bertolt Brecht.

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Il teatro puro di Cocteau

La voce umana di Jean Cocteau debutta il 15 febbraio del 1930 al Théâtre de la Comédie-Française, in un clima di forte attesa e accompagnato dalle polemiche dei detrattori dello scrittore e poeta. Questo monologo, uno dei più toccanti mai scritti per un’interprete femminile, dipana lo strazio di un sentimento affidandolo ad una lunga telefonata. La parola, vera protagonista in scena, srotola tra frasi mozze, silenzi interlocutori, riuscendo a restituire al pubblico anche la voce all’altro capo dell’apparecchio. La banalità dell’occasione, una semplice telefonata, è spazzata via da una forte tensione poetica, che incarna il “teatro puro” di Cocteau. Ivo van Hove, direttore del Toneelgroep Amsterdam, è probabilmente uno dei più grandi talenti della scena europea contemporanea. Negli Stati Uniti ha conquistato un Obie Award per le sue regie Off-Broadway, e dopo i successi registrati in Australia, Canada ed Asia, Van Hove arriva per la prima volta in Italia a Prospettiva2 con La Voix Humaine, di cui propone una raffinata versione, perfettamente in equilibrio tra un morboso voyeurismo ed un coinvolgimento palpitante, sottolineando il talento dell’interprete, l’attrice olandese Halina Reijn, nota al grande pubblico per film come Black Book di Paul Verhoeven, Hotel Paraiso di Paula van der Oest e Operazione Valchiria di Bryan Singer.

 



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Cucire spettacoli su misura

Jan Fabre non solo è maestro nel creare potenti affreschi della nostra decadenza, come Orgy of Tolerance, che ha chiuso Prospettiva09, ma lo è anche nel cucire spettacoli su misura per straordinari perfomer, attori o danzatori. Creato da Jan Fabre e Ivana Jozic nel 2008, Another Sleepy Dusty Delta Day è un assolo di danza interpretato da Artemis Stavridi. Il titolo riporta al leggendario pezzo di Bobby Gentry del 1967, Ode to Billy Joe, ballata country dalle fosche tinte quasi gotiche. Roberta Lee Streeter, in arte Bobby Gentry, una delle prime cantautrici country a scrivere e produrre i propri lavori, ha fatto delle ballate uno spaccato dello stile di vita e dei valori culturali del profondo Sud degli Stati Uniti d’America. Così “un altro polveroso e sonnolento giorno sul Delta”, il titolo del solo creato da Fabre, richiama alle atmosfere della foce del Mississipi, con le sue vaste distese agricole e la tenace fierezza americana degli abitanti. Un pranzo di famiglia a casa di una adolescente: la madre annuncia il gesto di Billy Joe, che si è gettato da un ponte. Mentre si parla del ragazzo, ciascuno riporta alla mente episodi della sua vita, ci si scambia il cibo e si parla del più e del meno. Amore proibito e suicidio sono il punto di partenza dello spettacolo, una storia che accade in una lontana e opprimente giornata, un racconto di amore e di abbandono che si chiude con un tuffo nell’oscurità sconosciuta. Another Sleepy Dusty Delta Day si apre con la lettera di un uomo alla propria amata, un testo profondamente intimo che enfatizza il diritto di disporre della propria vita, ma soprattutto della propria morte. Un testo che racchiude la testimonianza dell’empatia e del rispetto per la vita, l’amore, la morte.




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Duplica – secondo movimento


Paola Bianchi si forma come danzatrice presso la scuola Bella Hutter di Torino. Dal 1980 al 1986 lavora nella compagnia di Anna Sagna. Dal 1986 lavora come coreografa indipendente. Nel 1994 crea la compagnia AGAR. Dal 1997 collabora con la compagnia Controluce teatro d’ombre di Torino, curando i movimenti coreografici degli spettacoli.
Nel 2007 cura le coreografie per Business class, spettacolo diretto da Barbara Klein e prodotto dal Kosmostheater di Vienna. Con Duplica Paola Bianchi coniuga la danza contemporanea e il teatro d’ombre, facendoli rivivere nel tessuto drammaturgico di Rosa Mogliasso.

coreografia e danza Paola Bianchi
drammaturgia Paola Bianchi, Rosa Mogliasso
da un racconto di Rosa Mogliasso
disegno luci Paolo Pollo Rodighiero
pratica luci Chiara Girolomini
video Paola Bianchi, Chiara Girolomini
Associazione Agar (Italia)
in collaborazione con INCANTI/Controluce Teatro d’Ombre, Teatro dei Cinquequattrini,
Teatro A. Massari, Teatro Comunale Rosaspina, L’attoscuro, KosmosTheater

Teatro Vittoria | Prima assoluta | Durata 50′ circa
16 ottobre 2010 | ore 22.30


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Vite senza fine – Storie operaie del Novecento

Sopra un lungo tavolo, simile a quelle delle feste popolari e illuminato da una treccia di lampadine colorate è immaginato un quartiere operaio. Ci sono le case, la chiesa, il filare di pioppi e gli abitanti che sembrano le statuine di un presepio napoletano. La tovaglia di carta è il piazzale asfaltato e allo stesso tempo lo schermo del cinema all’aperto, ma anche un grande foglio di quaderno disseminato di calcoli, scarabocchi e schizzi preparatori. E questo perché l’anima di tutte le storie dello spettacolo è la meccanica, la curiosità che riempie il tempo inseguendo carrucole, leve, ruote azionate dal vento o dall’acqua cui affidare un pensiero, un verso, una frase che non si fermi.

regia di Gyula Molnar
sculture  Gigio Brunello
suoni e rumori Lorenzo Brutti
opere in ferro Elis Fraccaro
musiche originali di Gigio Brunello
arrangiate ed eseguite da  David Boato (Tromba), Marco Ponchiroli  (Pianoforte). Rosa Brunello (Basso elettrico)
Gigio Brunello (Italia)

Teatro Vittoria | Durata 1h 5′
17 ottobre 2010 | ore 20.00

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photogallery 2010


Le foto dell’edizione 2010

tutte le foto della nuova edizione di Prospettiva. Clicca sulle miniature per vedere le immagini a tutta pagina.

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