Improvviso, notte

Cavallerizza Reale Manica Corta – 11 novembre 2010 – ore 20.30

Viaggio in Pezzi d’occasione, camerini elisabettiani, apparizioni sceniche, presenze e assenze attoriali, il doppio tra regia e attorialità, agito teatralmente dai due artisti Carla Tatò e Carlo Quartucci.

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Videodiario

Tutto quello che è successo, che hai visto, oppure no. Il videodiario racconta un mese di festival attraverso miniclip fatti di musica e immagini. Buona visione!

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Il Volto, la Maschera

Sala Colonne Teatro Gobetti, dal 16 ottobre al 7 novembre 2010 – free entry

Il teatro nel manifesto artistico polacco

Amleto, Ubu Re, Zio Vanja, Sei personaggi in cerca d’autore, Finale di partita… Non c’è grande opera della storia del teatro…

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la vita nella “Comune” di drag a Notting Hill – la scheda di sala

Vincitore del premio Fringe al Festival di Edimburgo e del premio Herald Archangel, A Life in Three Acts è la storia di Bette Bourne, performer e figura chiave del movimento di liberazione gay del dopoguerra. Vivo ed esaltante, il lavoro è l’adattamento di alcune conversazioni private tra Bourne e il drammaturgo Mark Ravenhill. Presentato come monologo da Bourne, il racconto segue la sua infanzia nel dopoguerra, la vita nella “Comune” di drag a Notting Hill negli anni Settanta, il suo ruolo seminale nella nascita del Gay Liberation Front in Gran Bretagna, la compagnia teatrale gay BLOOLIPs famosa in tutto il mondo e molto altro ancora. La performance è eccezionalmente onesta, emozionante, spiritosa ed è una commovente celebrazione dell’emancipazione gay. Mark Ravenhill, talento della nuova scena inglese e columnist delle pagine culturali del quotidiano The Guardian, ha debuttato come drammaturgo nel 1995 con i controversi monologhi Fist e His Mouth. Il successo internazionale arriva l’anno successivo grazie a Shopping and Fucking, seguito da Some Explicit Polaroids. Nel 2001 va in scena al National Theatre di Londra Mother clap’s Molly House. Tra le ultime produzoni I 17 pezzi di Spara, trova il tesoro e ripeti sono stati rappresentati nel 2007 al Fringe Festival di Edimburgo, in un evento speciale dedicato all’autore dal titolo Ravenhill for Breakfast e sono andati in scena a Prospettiva09 nella versione dell’Accademia degli Artefatti.

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Bilancio Prospettiva09

Festival d’autunno
Si è chiusa la prima edizione di Prospettiva/festival d’autunno, un progetto di Mario Martone e Fabrizio Arcuri, realizzato in collaborazione con Torinodanza Festival, Artissima 16, Club to Club, con il sostegno di Fondiaria SAI….

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impressioni di dicembre…

Impressioni, racconti, ricordi, dei ragazzi che hanno collabrato alla realizzazione della prima edizione di Prospettiva09.
Sul blog del Laboratorio Quazza sono state raccolte alcune di queste testimonianza e noi risproponiamo di seguito il link a queste pagine, augurandoci di ritrovare questi ragazzi anche il prossimo annno…

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La grande pateticità amorosa e la magia rituale…

Sullo sfondo bianco di una stanza segreta, una donna sempre più angosciata, entra ed esce dallo spazio nero che la contiene. La sua duplice natura, l’essere esteriore e la creatura interiore, si apre all’esplorazione. Nella ricostruzione che segue il dramma, questa donna mostrerà a volte un aspetto, a volte un altro. Saranno due le interpreti, presenze diverse, come due attributi necessari alla rinascita del corpo. Questo sdoppiamento intimo e profondo incarna la costruzione di un percorso che ridisegna il corpo e lo spazio, nel corso del tempo che lo separa dal dramma.

Quale sarà la nuova terra del corpo esiliato dal proprio amore? Queste presenze “post-tragiche” non sono “moderne”. Non si perdono nel vuoto, nell’impossibilità di rigenerarsi, in un’incapacità di azione o di ripetizioni senza alcun esito. Se passano attraverso incantesimi vocali o litanie gestuali, è per fare del loro spazio un luogo rituale, come per essere loro stesse le sacerdotesse del post-dramma. La forza che torna a vivere nel corpo afflitto”.

My Flowers vorrebbe esprimere nel contempo la grande pateticità amorosa, al limite del kitsch, e la magia rituale, puerile e spaventosa, fino alla comicità. Come se l’opera fosse una processione verso la costruzione assurda dell’immagine di una santa, una specie di bambola voodoo che ripulisce le donne dalle loro disavventure e restituisce loro una memoria dolce ed indimenticabile di ciò che è stato. Indubbiamente, in questo desiderio è presente qualcosa dell’Italia del Sud: di ciò che Carmelo Bene definiva “il sud del sud dei santi”, del Mezzogiorno come territorio saturo di arcaicità ma soprattutto popolato da figure che fanno realmente, e magicamente, ritornare ciò che si credeva finito e sfuggito, una volta che gli spettacoli sono giunti al termine, le chiese sono state chiuse o le immagini sono state spente. Mostrare, far percepire la persistenza della figura tragica in sé, di per sé stessa: Didone abbandonata, Armida abbandonata, “abbandonata” e, di conseguenza, presente e come santificata, diventata essa stessa la santa della fine dell’amore e la santa dell’aiuto o dell’assistenza: una “Nostra Signora dell’Aiuto”, in modo buffo e nobile”.

Valeria Apicella

>La scheda dello spettacolo

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Shoot/Get Treasure/Repeat

Cavallerizza Reale | Maneggio
dal 3 al 5 novembre 2009 | Ore 19.00

Nella primavera del 2007 Mark Ravenhill, il drammaturgo inglese, cade in coma e quando si risveglia realizza di aver preso l’impegno di scrivere una pièce al giorno per ognuno dei giorni del festival teatrale di Edimburgo. Nelle settimane successive, Ravenhill scrive Shoot/Get Treasure/Repeat (Spara, trova il tesoro e ripeti), ciclo di sedici pièce…

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Un tema tabù della cultura contemporanea: la morte

Teatro Gobetti
04/11/2009 | prima nazionale – ore 20.00

Concerto senza titolo indaga poeticamente un tema tabù della cultura contemporanea: la morte. Il titolo fa riferimento a questa reticenza della contemporaneità di fronte a questa innominabile protagonista, evidente in particolare in quell’ambito della nostra produzione culturale generalmente indicato come “cultura pop”…

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Scatti dal festival…

Fotografie a cura degli allievi del Corso di Fotografia dello IED di Torino

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Ingiuria: Societas Raffaello Sanzio/Bargeld/Teardo/Balanescu

Teatro Carignano | 2 novembre 2009 | ore 21.30
L’anima profondamente sonora della Socìetas Raffaello Sanzio spinge Chiara Guidi a intrecciare la sua ricerca sulla voce molecolare alla musica di Teho Teardo, e a condividere la scena con il violinista Alexander Balanescu e il cantante attore Blixa Bargeld, già intenso solista della band Einstürzende Neubauten, musicista e voce con Nick Cave and the Bad Seeds.

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Mythobarbital: affetti da sonnambulismo in vita

Cavallerizza Reale – Maneggio | 2 novembre 2009 | ore 20.00
Abattoir Fermé, collettivo teatrale nato nel 1999, ha sede a Mechelen, in Belgio. Pubblico e critica hanno definito il lavoro della compagnia provocatorio, fisico, sensoriale, divertente, urtante, dotato di una buona dose di umorismo nero. Sebbene creata dallo stesso ensemble, ogni nuova produzione è decisamente diversa dalle precedenti. Ciò che lega gli artisti è la comune passione per cinema, metropoli, corpo umano, grottesco, burlesque, riti, mistero, deviati e devianze.

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Processo amoroso

Fonderie Limone Moncalieri | 2 e 3 novembre 2009 | ore 20.45 | prima assoluta
Ogni nuova creazione nasce dalla necessità di indagare qualcosa, di cercare risposte o aprire domande. Così è stato anche per L’Azzurro rosa, processo amoroso, e il tempo di gestazione di questa nuova creatura è stato di circa due anni. Tutto è nato dal bisogno impellente di raccontare un processo in cui due individui si incontrano e generano una terza entità chiamata Coppia. Un “processo amoroso” dominato dalla passione, dall’eccesso e dall’impossibilità di allontanarsene…

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Cesare Ronconi, lo spettacolo d’esordio e la sua rilettura

Cavallerizza Reale – Maneggio | 30 ottobre – ore 21.30 | 31 ottobre – ore 20.00
Cesare Ronconi riprende lo spettacolo d’esordio del Teatro Valdoca e lo riscrive.
Ad una prima parte che quasi fedelmente richiama la versione originale, se ne aggiunge una seconda, creaturale, panica, ed una terza, di poesia pensante, riflessiva, misteriosa e savia. Due figure femminili abitano una scena in cui fisica e metafisica coesistono e smarginano una nell’altra. Misurano, sondano, percorrono con cautela lo spazio che la loro presenza alleggerisce e dilata. Come vestali a venire, conducono in scena un corpo, dormiente, forse, o dissepolto e lo interrogano. Il corpo risponde e ammaestra…

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Call Center

Teatro Carignano | 29/10/2009 | ore 21.30
«Mi chiamo Ascanio Celestini, figlio di Gaetano Celestini e Comin Piera. Mio padre rimette a posto i mobili, mobili vecchi o antichi è nato al Quadraro e da ragazzino l’hanno portato a lavorare sotto padrone in bottega a San Lorenzo. Mia madre è di Tor Pignattara, da giovane faceva la parrucchiera da uno che aveva tagliato i capelli al re d’Italia e a quel tempo ballava il liscio». Ascanio Celestini è considerato uno dei rappresentanti della seconda generazione del teatro di narrazione, fatto di storie quotidiane e di riflessioni sulla storia del nostro tempo…

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Scontro, solitudine, notte e deserto

Teatro Gobetti | 30/10/2009 | ore 20.00
Quattro sono le parole chiave del teatro di Bernard-Marie Koltès: scontro, solitudine, notte e deserto. Attorno ad esse si sviluppa la poetica di questo autore, morto di Aids nel 1989 a soli quarantuno anni, cacciatore di realtà, capace di una scrittura di straordinaria forza visionaria, ispiratrice di metafore indimenticabili. Lotta di negro e cani è la cruda fotografia di un’Africa nascosta, raccontata attraverso un alternarsi di luci e ombre, suoni e parole nella notte, con un procedere cinematografico di visioni aperte e primi piani che esaltano la doppia natura claustrofobica e apocalittica del testo…

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Sull’italia Che Non Sorge, Che Se È Risorta, È Rimorta

Cavallerizza Reale – Manica Corta | dal 29/10/2009 al 30/10/2009 | ore 20.00
L’Italia non risorge. L’Italia non c’è. La Storia non c’è. Perché è sempre inattendibile, la Storia. Nella ricostruzione dello storico, come nei ricordi dei testimoni, nelle fiction, come nei romanzi, negli spettacoli dei Baliani e dei Paolini, dei Timpano, degli Enia e dei Celestini, così come nella Tv di Alberto Angela. E allora bisogna prendere tutto con le pinze perché tutto, ahinoi, dev’essere interpretato, aggiornato e discusso. Le cinque giornate di Milano, l’impresa dei Mille,…

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Più Umano dell’Umano

Cavallerizza Reale – Maneggio | prima nazionale | 27 e 28 Ottobre | ore 21.30 | spettacolo con soprattitoli in italiano
SOS è una creazione di Caden Manson, Jenna Nelson e dalla loro compagnia, Big Art Group. Performance sull’azione dei media che esplora futuro, survaivalismo, cambiamenti rivoluzionari e ritualità contemporanee, lo spettacolo esamina il concetto di sacrificio all’interno di un’ipersatura e avidissima società. Dalla sua creazione, il disordine negli Stati Uniti e all’estero ha ricontestualizzato la performance e aumentato l’urgenza delle sue motivazioni come pureha evidenziato l’insufficienza dei risultati. SOS prosegue e sviluppa la tecnica cinematografica in tempo reale…

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Un dirompente grido di denuncia

Teatro Carignano | 28/10/2009 | ore 21.30
Dopo circa venti anni, rispetto alle prove più antiche degli indimenticabili e violenti Marat-Sade, La Prigione, I Negri, dove si liberava quella condizione carceraria quotidianamente tenuta repressa, gli attori-detenuti della Compagnia della Fortezza hanno acquisito grande consapevolezza e maturità tale da consentir loro un’intima confessione ma anche con un rigoroso distacco, ad ogni spettacolo; Anche con I pescecani, ovvero quello che resta di Bertolt Brecht si assiste a uno spettacolo che sembra togliere il respiro: un delirante grido di denuncia contro i soprusi e le prevaricazioni della nostra società, raccontando la pazzia che contraddistingue tutte le azioni quotidiane…

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Le amnesie del soldato russo Lev

Teatro Gobetti | 28/10/2009 | ore 20.00
È il 1943. Lev è un soldato russo che viene colpito alla testa da un proiettile. Da quel momento, perduta la memoria e la propria identità, si troverà in una lotta continua e quotidiana per restituire un senso a quel mondo infranto che non è più in grado di ricordare e non gli consente di rapportarsi al presente percepito come un insieme disordinato di immagini e sensazioni. Lev si muove in un ambiente cupo, nel quale irrompono con violenza i suoni della guerra, le bombe, le mitragliatrici, le grida dei compagni.Il mondo intorno a Lev è fatto di una materia impalpabile, sfuggente, di sabbia che filtra tra le dita quando cercano di stringerla,…

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Una supplica per l’insurrezione della parola

Teatro Gobetti | 25 e 26 ottobre | ore 20.00
Insegnare l’arte ai giovani attori. Dare voce in maniera caricaturale e satirica al responsabile culturale, al ministro della comunicazione e al direttore dell’Accademia d’Arte Drammatica, difendendo in questo modo la propria arte con fierezza e umorismo. Epistola ai giovani attori… è un invito alla rivolta contro lo svilimento della parola nella società dei consumi, della pseudo-cultura…

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Attaccare certi modi di pensare

Teatro Carignano | prima nazionale | 25/10/2009 | ore 21.30 | spettacolo con soprattitoli in italiano
Non possiamo più fare affidamento su un linguaggio in cui raccontiamo storie che non sono le nostre: la separazione dell’uomo dall’animale, l’unificazione della mente e del corpo! In altre parole, questo gergo bianco, maschilista, eterosessuale che non si autoconsidera un gergo, bensì il linguaggio dominante e generalmente applicabile.

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Passo (forma breve)

Fonderie Limone Moncalieri | Sala Piccola
5 e 6 novembre 2009 | ore 22.00

«Tendo a sfuggire le definizioni e dunque evito di incasellare un lavoro in un genere specifico. È importante riferirmi ad un’unica grande materia, difforme e magmatica, che è la creazione contemporanea. Questo mi accade anche da spettatrice. Non mi interessa ribadire la provenienza dall’ambito coreografico, ma se rifletto su come costruisco i miei spettacoli, nella mia relativamente breve esperienza di autrice, è evidente che parto dal corpo»…

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Sul concetto di “crollo”


Cavallerizza Reale | Manica Corta | prima assoluta | 25 e 26 ottobre | ore 20.00

Adamo’s Home è un progetto “contenitore” la cui struttura portante è costituita da una serie di interventi installativi e performativi realizzati attraverso diverse fasi di studio e workshop con conseguenti presentazioni pubbliche, in un percorso di ricerca articolato che prevede la collaborazione con gallerie d’arte contemporanea, centri di produzione e festivals.

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Void story: il cinema e l’animazione incontrano il teatro radiofonico

Cavallerizza Reale maneggio | prima nazionale 23 ottobre 21.00 | 24 ottobre 20.00
Void Story è una favola tetra e al contempo comica, con le sembianze di un radiodramma, messa in scena da Forced Entertainment che, seduti ad un tavolo, sfogliano le pagine del testo e sonorizzano alcune sequenze. Rumore di spari, pioggia e interferenze telefoniche accostate ad una scena dominata da proiezioni che si fanno storyboard di un’impossibile versione cinematografica dell’inquietante testo scritto da Tim Etchells, che così riflette sul progetto: «In termini di spettacolo, con questo progetto siamo arrivati a un punto strano, ma avvincente che non avevamo esattamente previsto.

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Annullati Ali e C’est pas mort, Ça Bouge pas

A causa dell’infortunio occorso a Mathurin Bolze la Direzione Artistica del Festival Torinodanza comunica che le recite di Ali e C’est pas mort, ça bouge pas – previsti all’interno del programma di Prospettiva09 – sono cancellate

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Rivolgersi all’anima e all’origine della realtà

Fonderie Limone Moncalieri | 23 e 24 ottobre 2009 | ore 20.45
La natura delle cose ossia la necessità di rivolgersi all’anima e all’origine della realtà, situando la danza come strumento di indagine e come manifesto per una riflessione sull’oggi: partendo dal poema di Lucrezio De rerum natura Virgilio Sieni ha realizzato uno spettacolo intessendo importanti collaborazioni con il filosofo Giorgio Agamben, che ha contribuito al concept dello spettacolo e all’elaborazione della drammaturgia, con il compositore Francesco Giomi che ha creato la musica originale, e con la cantante Nada, che ha letto il testo di Lucrezio.

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La morte di Babbo Natale (Christmas for ever)

Teatro Gobetti | 23 ottobre 2009 | 20.00
È un santo. È un vecchio. È simile a Dio. È saggio. È un supereroe. È una pubblicità. È il simbolo assoluto del consumismo. È una delle divinità dell’Olimpo dell’Immaginario Collettivo. Ma, allo stesso tempo, è un sogno d’infanzia preconfezionato deprimente e volgarmente sfruttato…

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Da Beckett all’Esausto….

Teatro Gobetti | 22 ottobre 2009 | ore 20.00
«È come l’immagine deve accedere all’indeterminato, pur restando completamente determinata, così pure lo spazio deve essere sempre uno spazio qualunque, disertato e deserto, pur essendo geometricamente determinato» (L’esausto di Gilles Deleuze). Nella scrittura di Beckett vedo dileguarsi il confine che separa il soggetto dall’esterno e “le situazioni dell’interiorità diventano contemporaneamente situazioni della natura fisica”…

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Un atto unico di carattere popolare

Teatro Carignano | 21 e 22 ottobre 2009 | ore 21.30
«L’operetta amorale con cui definisco questo spettacolo – scrive Emma Dante – è un atto unico di carattere popolare in cui la recitazione si alterna col canto e l’argomento che viene trattato non ha relazione con la comune morale. Protagoniste sono le puttane (pulle in palermitano), quattro travestiti e un trans che contemplano madonne a tinte accese, vestite di stras, piume di struzzo, pizzi, lustrini e guepiere.

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L’ineluttabile e virale processo del mondo

Cavallerizza reale – Manica Corta | prima nazionale | 21 e 22 Ottobre 2009 | ore 20.00
Il Processo è quello ineluttabile e virale del mondo in cui viviamo oggi: prodotto da un meccanismo acefalo il cui unico scopo è la sopravvivenza, fatto di camere di sorveglianza, pubblicità pervasiva, sovraccarico di informazioni finalizzate a limitare la nostra capacità di scegliere. Ma l’arresto di K è anche un sintomo, un segnale che arriva troppo tardi, e che K non riesce a decifrare.

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Secondo contest / too late!

Cavallerizza reale – Maneggio | prima nazionale | 20 e 21 ottobre 2009 | ore 21.30
Emergono solo “vaghe ombre” dall’Antigone del Living Theatre, vista in video perché troppo giovani allora… eppure il Too late! che echeggiava ipnotico nel coro, è rimasto talmente impresso da essere posto a titolo. Prosegue la ricerca avviata in X(Ics) sulle relazioni/conflitti fra generazioni in una formula-altra di costruzione in divenire: informali azioni/performance intese come contest, ovvero confronti/scontri/dialoghi sulle ipotetiche rappresentazioni di una splendente Antigone d’oggi.

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Per un teatro pop

Teatro Gobetti | 19 e 20 ottobre 2009 | ore 20.00
made in italy non racconta una storia. Affronta in modo ironico, caustico e dissacrante le contraddizioni del nostro tempo. Lo spettacolo procede per accumulo. Fotografa, condensa e fagocita quello che ci circonda: i continui messaggi che ci arrivano, il bisogno di catalogare, sistemare, ordinare tutto. Procede per accostamenti, intersezioni, spostamenti di senso. Le scene non iniziano e non finiscono. Vengono continuamente interrotte. Morsicate.

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La Paranoia: un’avventura teatrale

Teatro Carignano | 18 ottobre 2009 | ore 21.30
La paranoia è una di quelle avventure teatrali difficili da classificare. Abitualmente, gli attori del mio gruppo (El Patrón Vásquez) ed io, ci immergiamo in progetti immisurabili, di lunga produzione (per La Paranoia sono stati impiegati quasi tre anni di prove), nei quali la libertà espressiva e l’assenza di limiti coerenti sembrano essere il principio comune. In precedenza avevamo allestito La Stupidità

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La totale frantumazione del concetto di “opera”

Cavallerizza reale – Manica Corta | 18 e 19 ottobre 2009 | ore 20.00
«Forse nessun altro spettacolo recente – scrive Attilio Scarpellini – esprime meglio la totale frantumazione del concetto di “opera” quanto Rewind di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini: il suo stesso riavvolgersi su Café Müller di Pina Bausch…

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La timidezza delle ossa

3 novembre 2009
Cavallerizza Reale | Manica Corta – ore 19.30

L’incantamento dello sguardo e dell’illusione umana sono quasi un manifesto per i veneziani Pathosformel, che nel nome richiamano Aby Warburg, colui che con “pathosformel” si riferiva ai filamenti della memoria culturale che sostanziano la creazione artistica. Il gruppo lavora con raffinate macchine sceniche, in cui la prospettiva della visione è provocata ed elaborata con forza, come ne La timidezza delle ossa, dove l’immagine, tra superficie e profondità, evoca lo scheletro, l’ossatura di un corpo scomposto…

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Concerto per harmonium e città

3 novembre 2009
Cavallerizza Reale | Manica Corta | a seguire de La timidezza delle ossa

Pathosformel da sempre lavora a creazioni prive di tutti quegli elementi che compongono uno spettacolo teatrale, recuperando ciò che ne determina l’essenza: suono, forma, immagine sonora. Concerto per harmonium e città rappresenta un’insolita e disorientante eccezione attraverso “l’esposizione dei corpi”, un vero concerto in cui Daniel Blanga Gubbaysi esibisce dinanzi al pubblico affiancato dal supporto elettronico di Lorenzo Senni.

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lo showreel di Prospettiva09?

Solo sul canale ufficiale del festival d’autunno!
Guarda il nuovo showreel di prospettiva che nella giornata dello scorso 29 settembre ha fatto da cornice alla presentazione del programma in scena dal 18 ottobre all’8 novembre … solo a Torino
Visita anche la nostra area multimedia!

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spazio al Teatro Contemporaneo

Con Prospettiva09 aggiungo un tassello chiave alla mia direzione dello Stabile di Torino. Come tanti spettatori ormai sanno, abbiamo dedicato un’intera stagione del Gobetti alla nuova drammaturgia italiana, abbiamo aperto la scuola alla danza e alla recitazione per cantanti lirici, non poteva e non doveva mancare lo spazio dedicato al teatro contemporaneo

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spazi reali vs/with spazi virtuali

Sfruttare nuovi linguaggi e nuovi saperi per raccontare il teatro e soprattutto condividerlo: se la cultura contemporanea non conosce confini, se mescola e fonde insieme linguaggi e codici differenti, se il teatro si trova sempre di più coinvolto tra la performance, il concerto, la proiezione e si offre senza pregiudizi all’interazione, non è assolutamente possibile ignorare la cultura della rete, del web, i contesti di informazione/documentazione informale. La seconda generazione del web, o meglio, come si è da qualche tempo abituati a chiamarlo, il web2.0, propone una visione della rete come luogo di condivisione e relazione stretta fra gli utenti, sempre più autori, piuttosto che soli fruitori.

Seguendo questa riflessione il Teatro Stabile di Torino ha scelto di realizzare uno spazio di condivisione ad hoc per Prospettiva09 nel quale non soltanto è possibile conoscere in modo dettagliato il programma, ma anche, e soprattutto, costruirne uno personale, in modo ragionato, secondo preferenze e possibilità, lasciare opinioni sugli spettacoli in scena e pubblicare su diversi social network notizie e approfondimenti. Ogni articolo, intervista, fotografia può essere condivisa oltre che sul più noto Facebook, del quale è stato creato anche un account, anche su digg e diigo. Ogni risorsa può essere taggata su delicious, primo portale per fama e per storia del web ad aver reso noti i sistemi di social bookmarking, o, ancora, pubblicata sui propri segnalibri di google. Oltre a queste risorse abbiamo scelto di realizzare un canale you tube ad hoc con filmati delle compagnie, trailer degli spettacoli, e quanto possa non soltanto informare sul festival, ma anche farne respirare l’aria. A questo proposito gli allievi del Terzo anno di Fotografia dello IED – Istituto Europeo di Design di Torino realizzeranno dei reportage su quanto accade dentro e fuori lo spettacolo che verranno pubblicati sulle pagine del sito.

Mettendo in campo tutte le risorse creative e organizzative in materia di fotografia, video, progettazione web, grafica e materiali di approfondimento lo Stabile contribuisce ad una delle idee core del web 2.0, “il potere delle folle”, nel senso di una vera e propria intelligenza collettiva, distribuita ovunque, continuamente valorizzata, coordinata in tempo reale, che porti a una mobilitazione effettiva delle conoscenze il cui fine è il riconoscimento e l’arricchimento reciproco delle persone.
«Nessuno sa tutto, ognuno sa qualcosa»,  scriveva Pierre Lévy, ma nel 1996 occorreva trovare il mezzo.
I social network sono la risposta.

Silvia Carbotti

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Cariatide parla

Teatro Gobetti
09/11/09 | ore 21.00

L’edificio scenico è a Torino da novembre 2009 a novembre 2010, con Cariatide e porta/teatro, dopo 1500 giorni/notti praticati furiosamente nello spazio romano di Vicolo Scavolino, e dopo aver viaggiato dal 3 luglio al 30 agosto 2009, en lien-in rifrazione, tra Roma e Vienna con il Museo della Secessione di Vienna come outdoor project della mostra The Death of The Audience…

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